Albanese pestato a sangue, svolta nelle indagini: fermati tre connazionali e un italiano. Forse una ritorsione all'origine dell'aggressione

ALBA ADRIATICA – Sono ad una svolta le indagini sul feroce pestaggio di un giovane albanese, avvenuto la notte del 7 dicembre scorso nelle vicinanze di un locale notturno di Villa Rosa di Martinsicuro. Con una indagine rapidissima, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Teramo diretti dal tenente colonnello Luigi Dellegrazie e della compagnia di Alba Adriatica, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria – e rinchiusi nel carcere di Castrogno – tre albanesi e un italiano, già noti alle cronache, che sono ritenuti gli autori del tentativo di omicidio: si tratta di giovanissimi che risiedono tra Alba Adriatica e Martinsicuro.
Le investigazioni hanno permesso di ricostruire dettagliatamente la dinamica del pestaggio, colpito con calci e pugni sino a ridurlo in fin di vita: il 33enne è ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale di Teramo, e rischia la vita. Dalla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza presenti nel locale notturno, i carabinieri sono riusciti ad identificare uno degli aggressori ed i successivi accertamenti su di lui hanno permesso l’identificazione degli altri complici.
E’ probabile che si sia trattato di una spedizione punitiva. Il 16 marzo di quest’anno, sempre nei pressi dello stesso locale notturno, si era verificata una rissa nel corso della quale l’albanese oggi aggredito aveva ferito a coltellate un suo connazionale, parente di due dei fermati dai carabinieri. Il fermo di Pg è stato deciso con tempestività, perché da informazioni raccolte dai carabinieri, i quattro eranon in procinto di lasciare l’Italia e darsi alla fuga, proprio perchè sapevano che i filmati avevano ripreso l’aggressione.